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giovedì, 18 Aprile, 2024

a cura di Marco Macchini.

Il Palio di Ferrara è senza dubbio uno degli eventi dell’anno. Uno di quegli eventi capaci di coinvolgere senza nessuna fatica tutta la città, alla quale si aggiungono ad ogni edizione i numerosi appassionati di storia presenti nello Stivale.

La sfida che coinvolge quartieri e rioni di Ferrara ha dalla sua un fascino costruito nel corso di diversi secoli.
Il Palio di Ferrara è infatti il Palio più antico d’Italia. Questa spettacolare rievocazione storica affonda le sue radici nei festeggiamenti del 1259 per la vittoria ottenuto da Cassano d’Adda sulle truppe di Ezzelino da Romano.

Tali festeggiamenti vennero poi ripetuti nel corso dei decenni successivi, fino a diventare una tradizione nel 1471, con il ritorno da Roma di Borso d’Este appena ottenuta l’investitura ducale da Papa Paolo II.

La tradizione del palio, che comprende oltre alla vera e propria gara una lunga serie di festeggiamenti e celebrazioni, dopo essere stata posta per un periodo nel dimenticatoio è tornata rinnovata a partire dal 1933.

Dal 1967 ha definitivamente acquisito la forma attuale, che si potrà ammirare anche nell’edizione 2023.

IL PROGRAMMA

Il Palio di Ferrara è senza dubbio il protagonista indiscusso del maggio ferrarese.
Eventi, incontri e spettacoli si rincorrono per tutto il mese, offrendo una grande varietà di divertimenti
ai cittadini di Ferrara e a tutti i curiosi che ogni anno accorrono per vedere la città decorata a festa.

Il via alle danze avverrà sabato 6 maggio, con la benedizione dei palii presso la Chiesa di San Francesco.
Il week-end successivo andranno in scena i classici giochi delle bandiere estensi, il modo perfetto per calarsi nel mood tradizionale del palio e per scoprire storia, origini e protagonisti delle varie contrade.

Sabato 20 maggio sarà la volta del Magnifico Corteo. Un’incredibile sfilata tra le vie della città fino al Castello Estense con oltre 1000 figuranti in costume rinascimentale.

Mercoledì 24 maggio, con l’avvicinarsi delle gare, la protagonista diventerà Piazza Ariostea.
Qui infatti è dove si correrà il Palio di Ferrara, e qui è dove nei giorni precedenti alla corsa avverranno tutte le prove, da quelle dei cavalli fino a quelle delle asine.

Venerdì 26 maggio l’unico protagonista sarà il cibo. Diverse cene propiziatorie colmeranno generosamente le tavole ferraresi in preparazione al Palio, che si svolgerà sabato 27 maggio
dalle ore 20.

LE CORSE

Il Palio di Ferrara si divide in diverse gare con differenze sostanziali che vanno dalla lunghezza fino alla tipologia dei partecipanti.

Questa edizione 2023, pur mantenendo intatta la tradizione, porterà con sé un cambiamento piuttosto importante.

Per la prima volta infatti si gareggerà di sabato, in orario serale.

Sicuri che la nuova veste saprà donare alle gare un fascino ancor più intrigante.

Si comincerà con la corsa dei Putti (Palio di San Romano) e
con quella delle Putte (Palio di San Paolo), ossia le gare riservate ai più giovani.

Entrambe le corse si svolgeranno su due giri di pista. Partenza e arrivo sono stati posti davanti al palco della Corte Ducale.

Ogni contrada potrà schierare un concorrente, che non deve avere più di 16 anni e deve essere residente entro i confini della provincia di Ferrara.

La Corsa delle Asine, ossia il Palio di San Maurelio, si svolge su tre giri interi di pista, con partenza e arrivo sempre posti davanti al palco della Corte Ducale.

La corsa delle Asine è forse la più caratteristica tra quelle che compongono il Palio di Ferrara.

L’animale può essere cavalcato a pelo o, in alternativa, può essere guidato grazie all’utilizzo delle briglie se il suo staffiere preferisce correre a piedi. Nel primo caso, quando si taglia il traguardo, sarà considerata la testa dell’asina, mentre nel secondo varrà il passaggio dell’ultimo dei due. Vista la particolarità della corsa, gli staffieri non sono obbligati ad avere la residenza all’interno della provincia di Ferrara.

Dopo questo ghiotto antipasto, gli spettatori potranno godersi il piatto principale, ossia il Palio di San Giorgio, la gara che tutta Ferrara aspetta. Questa corsa si svolge su quattro giri pieni della pista.

La partenza è delimitata da due canapi e, come tradizione impone, il via sarà dato dal cosiddetto “mossiere” solamente quando, a suo insindacabile giudizio, l’allineamento dei cavalli sarà considerato regolare. In caso di partenza irregolare la corsa verrà interrotta dal suono di un mortaretto, costringendo cavalli e fantini a riposizionarsi sulla linea di partenza.

I fantini ovviamente cavalcheranno a pelo, e saranno riconoscibili grazie a caschi e divise con i colori della contrada di appartenenza. La posizione da tenere sulla linea di partenza sarà invece estratta
a sorte poco prima del via. Regole ferree indispensabili per offrire uno spettacolo indimenticabile.

LE CONTRADE

Le contrade che partecipano al Palio di Ferrara sono 8 in totale. La città è infatti divisa virtualmente in 8 diversi quadranti. 4 di questi si trovano all’interno delle mura cittadine e sono conosciuti come Rioni, mentre i 4 quadranti situati al di fuori della cinta muraria sono chiamati Borghi.

Il Rione San Benedetto è caratterizzato dai colori bianco e azzurro. Rappresenta la zona che abbraccia il territorio cittadino, una zona che va dai confini nord delle mura fino alle Mura degli Angeli.

Il Rione San Paolo invece copre la zona del Castello Estense, simbolo della città. Il Rione San Paolo è infatti uno dei quartieri più conosciuti e amati della città, sia dai residenti che dai
visitatori. I colori della contrada San paolo sono il bianco e il nero. Tra il centro e la parte medievale di Ferrara si posiziona il Rione Santa Maria in Vado. I suoi colori sono il giallo e il viola.

L’ultimo rione è il Rione Santo Spirito.
Il territorio è quello dell’Addizione Erculea che, fra le tante bellezze, annovera Piazza Ariostea, dove si
svolgono le corse del Palio di Ferrara. I colori del Rione Santo Spirito sono il giallo e il verde.

I borghi coprono una parte maggiore di territorio ferrarese, inglobando frazioni e antichi borghi. Come nel caso del Borgo San Giacomo, dai colori blu e giallo, che copre una vasta zona della periferia di Ferrara, compreso il borgo di Mizzana.

Il Borgo San Giorgio rappresenta una parte importante della storia della città, con il suo territorio che si sviluppa giusto fuori dalle mura. I suoi colori sono il rosso e il giallo.

La zona ferrarese che si staglia nella parte nord-est fuori dalle mura rappresenta il territorio del Borgo San Giovanni. Area piuttosto vasta che si estende fino ai confini del Comune di Ferrara.

I colori della contrada del Borgo San Giovanni sono il rosso e il blu.

L’ultimo borgo è quello di San Luca, che iniziò a formarsi da uno dei primi nuclei di insediamenti sul ramo del Po che attraversa Ferrara. I suoi colori sono il rosso e il verde. Questa è la storia che forma il Palio di Ferrara.

Queste sono le zone che compongono questa fantastica città e che si sfideranno all’ultimo sangue per portare a casa la vittoria.

 

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