mercoledì, 5 Febbraio, 2025

Simbolo di lotta per la libertà

Lo storico Carnevale di Ivrea è una delle manifestazioni più affascinanti d’Italia. Ogni anno, la città rivive un episodio storico che affonda le radici nella lotta per la libertà, dando vita a un evento che miscela storia, leggenda e tradizione popolare. Non è solo una festa di strada, ma una vera rievocazione.

Il Carnevale di Ivrea è noto soprattutto per la sua Battaglia delle Arance, il momento culminante della festa, ma non l’unico. La celebrazione coinvolge, infatti, tutti i sensi: la città si anima con eventi che vanno dalle tradizionali Fagiolate al Mercatino degli Aranceri, dove si possono acquistare i tipici souvenirs. La festa inizia con la “Presa in consegna del Libro dei Verbali” e la “Prise du Drapeau”, cerimonie simboliche che danno il via alle celebrazioni. La partecipazione di tutti è essenziale, e una delle tradizioni più importanti è l’indossare il Berretto Frigio, un cappello rosso che simboleggia l’adesione alla rivolta.

Il corteo storico è un altro punto focale della manifestazione. Ogni anno, i protagonisti della festa – la Vezzosa Mugnaia, il Generale con il suo Stato Maggiore Napoleonico, il Podestà e gli Abbà – percorrono le strade di Ivrea, rievocando simbolicamente i momenti più importanti della storia cittadina. La Vezzosa Mugnaia, eroina della festa, è l’emblema della lotta per la libertà e il risorgimento, mentre il Generale guida le truppe, rievocando le battaglie di un tempo.

A partire dal giovedì grasso, i cittadini e i turisti si preparano a vivere una settimana di festa, indossando il Berretto Frigio e partecipando a eventi e cerimonie che raccontano la storia e la cultura della città. Il Carnevale di Ivrea non è solo una manifestazione folkloristica, ma un’espressione di unità, di memoria storica e di spirito di comunità. Ogni angolo della città diventa teatro di un racconto collettivo che coinvolge chiunque decida di partecipare.

Il programma 2025 include eventi emozionanti, come le Fagiolate e la parata dei carri da getto. La Domenica e il Martedì di Carnevale sono i giorni in cui si svolge la Battaglia delle Arance. A chiudere la manifestazione sono i tradizionali falò, noti come gli Scarli, che simboleggiano l’inizio della Quaresima.

L’alzata degli Abbà

Le Alzate degli Abbà sono uno degli appuntamenti più emozionanti e sentiti dello Storico Carnevale di Ivrea, segnando due momenti fondamentali durante il Carnevale: le cerimonie del 13 e del 23 febbraio. Si tratta di un’antica tradizione che coinvolge i bambini, i piccoli rappresentanti delle cinque parrocchie cittadine, i cui nomi vengono proclamati pubblicamente. Il rituale inizia con la visita del Generale, accompagnato dal suo Stato Maggiore, che si reca nell’abitazione dell’Abbà. Qui viene letto il verbale di proclamazione, poi il bambino viene sollevato fisicamente e mostrato alla folla dal balcone di casa, mentre pifferi e tamburi accompagnano il momento. Il Generale, con un saluto militare, onora l’evento, simbolo di una tradizione che si tramanda da secoli.

Gli Abbà ricoprono un ruolo di grande prestigio, indossando abiti rinascimentali e portando uno spadino con un’arancia sulla punta, a richiamare la figura del tiranno decapitato. Questo gesto richiama la storia di resistenza del popolo di Ivrea e segna simbolicamente l’inizio della parte più intensa del Carnevale. Ogni anno, i piccoli Abbà sono protagonisti di momenti di grande partecipazione popolare, rendendo ancora più speciale l’atmosfera.

Tra maschere e fagiolate 

Anche la gastronomia gioca un ruolo fondamentale, con piatti che raccontano la storia e la tradizione della città. Tra le specialità più celebri c’è la fagiolata, un piatto che viene servito nei vari rioni. Preparata in grandi pentoloni di rame, la fagiolata include ingredienti come fagioli, cotenne, cotechini, zamponi, ossa di maiale, lardello e cipolle, per un totale di circa 7.100 kg di fagioli. La sua preparazione, lunga e laboriosa, avviene in un’atmosfera di festa, accompagnata da scherzi e momenti di convivialità. Ma da dove viene questa tradizione?

Le origini della fagiolata risalgono al Medioevo, quando le Confraternite di Ivrea distribuivano fagioli ai poveri, come aiuto in tempi di miseria e fame. Nonostante fossero un nutrimento fondamentale, si narra che i fagioli venissero disprezzati e gettati per strada, per poi diventare simbolo di resistenza e di lotta contro l’oppressione. Oggi, la fagiolata rappresenta ancora un’occasione di solidarietà: nei punti di distribuzione è possibile fare offerte devolute in beneficenza, e ogni anno 1.500 razioni di cibo, vengono donate ai bisognosi.

La battaglia delle arance 

La Battaglia delle Arance è il cuore pulsante del Carnevale di Ivrea, un evento che incarna la storica lotta del popolo contro l’oppressione del tiranno. Ogni anno, dal Domenica a Martedì Grasso, le piazze di Ivrea diventano un campo di battaglia dove le squadre di aranceri a piedi, senza protezione, si scagliano contro i carri che li attaccano, protetti da caschi di cuoio. La battaglia è un susseguirsi di lanci di arance, un vero e proprio atto di resistenza simbolica.

Le squadre, ognuna appartenente a un rione, si affrontano in spazi assegnati, con formazioni che variano tra pariglie e quadriglie di carri. Le nove squadre più celebri includono gli Asso di Picche, gli Scacchi, gli Scorpioni d’Arduino e molti altri, ognuna con il proprio stile di combattimento e il proprio territorio di battaglia. La competizione non è solo di forza, ma anche di creatività: la bellezza dei carri e dei finimenti dei cavalli concorrono alla definizione delle classifiche finali.

Nonostante la violenza della battaglia, c’è sempre un forte spirito di rispetto reciproco: non è raro vedere avversari darsi la mano per riconoscere l’abilità dell’altro.

 

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