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mercoledì, 1 Maggio, 2024

Visita al parco degli Asburgo di Levico Terme Da Borgo Valsugana in bicicletta

Una bellissima gita per tutta la famiglia che vi porterà al parco storico più grande della provincia di Trento

Pedalare nelle Dolomiti è un’esperienza unica che vi farà scoprire le bellezze del paesaggio, le tradizioni ed i sapori di questi luoghi ricchi di storia e di intramontabili leggende: quasi non si direbbe di trovarsi in Italia, tanto sono incontaminate ed immerse nel verde le numerose piste ciclabili della Val di Fassa, della Vallagarina e della Val Rendena, per citarne alcune, che collegano i piccoli borghi e i paesi di montagna.

La ciclovia Valsugana è un percorso semplice che si snoda il lungo lago di Caldonazzo, prosegue costeggiando il fiume Brenta e arriva fino a Bassano del Grappa, collegando così il Trentino e il Veneto in una piacevole pedalata.

Percorrendola al contrario, ovvero partendo dal borgo di Valsugana, è possibile fermarsi poco prima del lago di Caldonazzo, per visitare uno dei polmoni più verdi della provincia trentina: il Parco Secolare degli Asburgo, nel quale si possono trovare ben 76 specie di alberi e più di 125 specie arbustive, per un totale di oltre 550 piante.

Un’oasi naturale, tranquilla e piacevole da visitare.

La storia del Parco delle Terme di Levico

Nel 1896 l’inaugurazione della nuova linea ferroviaria Trento-Levico-Tezze segna una tappa importante per l’affermazione della città di Levico come luogo di cura termale, legato allo sfruttamento delle acque minerali arsenico-ferruginose.

E infatti la storia del parco è è strettamente correlata all’idea della città termale.

Con l’acquisizione da parte di Giulio Adriano Pollacseck, direttore della Società Levico-Vetriolo Heilquellen al prezzo di 100.000 fiorini, la funzione del parco doveva essere quella di un “luogo di cura termale” composto da un grande stabilimento-albergo immerso al centro di un grande parco.


Villa Paradiso, la graziosa costruzione in stile Liberty collocata nella posizione centrale del parco, è la residenza del giardiniere.

Il giardiniere di Norimberga Georg Ziehl ha l’incarico di disegnare il progetto di questa prestigiosa oasi di benessere, che dovrà rispettare i canoni del gusto della moda ottocentesca.

Il risultato è quello di un grande giardino termale, dotato di una rete di passeggiate per il diletto degli ospiti del grande albergo delle terme costruito a tempi di record e inaugurato nel 1905.

L’asse principale del parco parte dalla stazione ferroviaria di Levico, collegata direttamente con il complesso termale da un viale alberato di faggi ormai secolari, arriva all’ingresso principale del parco e di lì al Grand Hotel attraverso un ampio cannocchiale visivo.

Visitare il parco in tutte le stagioni

In origine il parco era prettamente primaverile, ma il Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale della Provincia di Trento che gestisce il parco ha inserito molte note di colore in tutte le stagioni dell’anno, compreso l’inverno con le numerose conifere.

Risalgono a quell’epoca gli impianti delle alberature monumentali che ancora oggi si possono ammirare, come le tuie giganti.

Sono invece del dopoguerra i faggi e le altre latifoglie, aggiunte al parco dall’allora direttore Alcide Saltori che per primo inserirà le aiuole di fiori nelle radure un tempo dedicate all’elioterapia.

D’impianto più recente sono infine gli abeti del Caucaso che delimitano alcuni viali principali.

La sua grande varietà di piante, fiori e alberi fa sì che il parco non rimanga mai spoglio,  in nessuna stagione dell’anno.

La sua flora riesce sempre a donare ai suoi visitatori dei veri e propri spettacoli della natura e bellissimi colori durante il periodo della fioritura.

A ogni stagione un colore

In primavera, sbocciano i fiori stagionali, le vaste aree di bulbose con i campanellini e i bucaneve, i tulipani, i muscari bianchi e blu e le fritillarie, oltre alle specie arbustive e qualche specie rara come la Lonicera fragrantissima.


In estate
 si visita il parco per passeggiare nel viale principale godendosi la frescura sotto i maestosi alberi, per ammirare le fioriture del calicanto d’estate o per partecipare alle attività didattiche e ricreative organizzate nell’ambito delle iniziative di “Vivere il parco”: matinées musicali, incontri natura presso il gazebo, laboratori di educazione ambientale e altre attività per bambini e ragazzi, seminari sulle tematiche del giardinaggio.

L’Autunno caratterizzato dall’esplosione dei colori dei faggi (Fagus sylvatica) e dei platani, del Liriodendron tulipifera e del Liquidambar styraciflua.

In inverno i colori del parco sono ormai dominati dal bianco della coltre nevosa in contrasto con il verde delle maestose conifere: gli abeti rossi, gli abeti orientali (Picea orientalis) e il raro esemplare di Pinus coulteri.

Un’oasi di benessere

Il parco delle terme è una vera e propria oasi naturalistica di silenzio e di benessere che mantiene quel fascino antico e dove si respira quell’atmosfera che viene dal passato e che ricorda lo splendore di un tempo. 

Qui sicuramente potrete ricaricare le batterie, dimenticare per un momento lo stress della vita quotidiana e ritrovare il benessere sia fisco e mentale di trascorrere e di godersi appieno una giornata in mezzo alla natura, perché no, magari riposando all’ombra di qualche maestoso albero o leggendo un buon libro.


Nel parco infatti si alternano ai grandi alberi, bellissimi spazi aperti erbosi e aiole fiorite.

Lo sapevi che…

Il suggestivo Mercatino di Natale di Levico, aperto da fine novembre all’Epifania, nonché un perfetto luogo di relax e di divertimento per i bambini, viene organizzato proprio all’interno del Parco Secolare degli Asburgo.

Un altro evento da ricordare è Ortinparco, un’esposizione tematica di orti e giardini, laboratori, seminari e conferenze, vendita di piante da orto e giardino, musica e spettacoli, tutti legati dal filo conduttore dell’orticoltura, che si svolge a fine aprile.

A cura di Greta Monterosso

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