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martedì, 19 Marzo, 2024

Poco fuori dal centro storico di Pordenone sorge il comune di Torre, antico insediamento romano

Torre conserva le più importanti testimonianze romane della zona, gli scavi  hanno portato in luce una villa rustica dell’epoca

Torre in epoca romana aveva un porto fluviale sul Noncello, e rimangono associate ad esso delle costruzioni, note con il nome di “terme” ma che più probabilmente erano strutture di servizio associate al porto.

La villa è la testimonianza maggiore di questa fase, sulla quale tuttavia vi sono poche informazioni.

La villa si trova in un’area della Gallia Cisalpina che entrò a far parte dell’orbita romana dal II secolo a.C.

Fu edificata nel I secolo a.C., quando c’era la possibilità per i privati romani di esprimere il proprio prestigio e ricchezza attraverso l’edilizia.

Villa romana di Torre

Raggiungendo il Parco Comunale del Castello, è possibile ammirare quest’area archeologica di straordinario interesse storico con Villa Romana di Torre.

La villa si struttura in un insieme di settori con diverse destinazioni d’uso, distribuiti nelle aree della bassura presso il Noncello, nel parco del Castello e in corrispondenza della chiesa parrocchiale.

La visita è gratuita dalle 8:00 al tramonto, e offre l’opportunità di viaggiare indietro nel tempo, fino all’epoca romana.

Testimonianze di usi produttivi ed abitativi dello spazio sono state accertate durante le indagini puntuali e gli interventi di manutenzione e restauro portati avanti dalla Soprintendenza negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso.

La vicinanza strategica con un’area ricca di risorse e con i principali assi viari sia terrestri che fluviali ha consentito a quest’insediamento di prosperare secoli e secoli fa.

Villa Romana di Torre sembra caratterizzarsi per due principali fasi di vita: l’impianto originario, produttivo e residenziale di alto livello, può risalire al I sec. a.C. ed è seguito – dopo un periodo di parziale abbandono – da una più tarda occupazione prevalentemente produttiva.

I pavimenti, oggi in parte visibili, sono a mosaico, realizzati secondo lo stile dell’opus sectile, che prevede l’utilizzo di tessere di marmi preziosi piuttosto ampie.

Vi erano anche decorazioni parietali in marmo, e affreschi con soggetti naturalistici, marini e mitologici.

Si può riconoscere il perimetro delle diverse stanze della villa, e in particolare alcuni ambienti conservano le tracce del sistema di riscaldamento con il pavimento sopraelevato, mentre altri sono riconoscibili come dei magazzini destinati alla raccolta dei prodotti agricoli.

Immagini di archeocartafvg.it

A cura di Ilenia Pennacchio

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