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lunedì, 18 Marzo, 2024

Comacchio, il borgo emiliano che sorge sulle acque del Delta del Po

Soprannominata anche ‘’la piccola Venezia’’, a Comacchio è subito magia. L’atmosfera della laguna incanta chiunque decida di visitare questa suggestiva località.

Ma cosa si può vedere a Comacchio per godersi totalmente questo borgo, uno dei più affascinanti, che nasce e vive tra terra e acqua?

Girando per le vie del centro storico di Comacchio, sembra che il tempo in questi luoghi si sia fermato: stradine, canali, casette a schiera color pastello che timidamente riflettono i raggi del sole, sono avvolti da un clima d’altri tempi.

A vederla non ci si rende conto, ma Comacchio sorge sopra ben tredici isole, che paiono collegate tra loro dalla terraferma.

I Trepponti: il simbolo della città

Qui tradizione veneziana e emiliana si fondono creando un luogo unico nel suo genere e davvero particolare.
Il borgo, come si presenta oggi, nacque nel Medioevo, anche se alcune testimonianze storiche, possono far pensare a un precedente insediamento.

Il suo sviluppo economico Comacchio, lo deve alle saline: in quell’epoca era il più grande produttore di sale della zona.

Proprio per questa ragione è stato per parecchio tempo motivo di contesa tra Veneziani e Estensi, subendo così continue sottomissioni. Solo con l’annessione da parte dello Stato Pontificio nel Seicento, Comacchio viene ricostruita e potrà godere di un periodo di pace.

Iniziamo il nostro percorso alla scoperta della ‘’piccola Venezia’’ con I Trepponti, il simbolo per eccellenza di Comacchio. Costruiti nel 1634, all’epoca fungevano come porta d’entrata per la città per chi giungeva dal mare.

Questa magnifica opera architettonica, collega insieme quattro canali e cinque percorsi pedonali provenienti da direzioni diverse. Due di questi passaggi sono sorretti da due piccole torri di guardia edificate in seguito, sulle quali sono incise dei passi significativi per la città di Comacchio.

Salendo le scalinate anteriori a sinistra troviamo dei versi di Ludovico Ariosto:

«E la città ch’in mezzo alle piscose
Paludi, del Po teme ambe le foci,
Dove abitan le genti disïose
Che ‘l mar si turbi e sieno i venti atroci.»

(Ludovico AriostoOrlando Furioso, III, 41)

Nella torre di destra quelli di un altro celebre poeta Torquato Tasso:

«Come il pesce colà dove impaluda
ne i seni di Comacchio il nostro mare,
fugge da l’onda impetuosa e cruda
cercando in placide acque ove ripare,
e vien che da se stesso ei si rinchiuda
in palustre prigion né può tornare,
che quel serraglio è con mirabil uso
sempre a l’entrare aperto, a l’uscir chiuso.»

(Torquato Tasso, Gerusalemme Liberata, VII, 46)

Il centro di Comacchio

Passeggiare tra le viuzze del centro storico, riporta subito alla mente il piccolo centro veneziano di Burano.

Le numerose casette colorate che si affacciano sull’acqua sono perfettamente in sintonia con il paesaggio circostante: un fitto dedalo di canali e di ponti collega ogni angolo della città e ci accompagna alla scoperta del borgo.

E proprio camminando lungo questi canali troviamo la sorella della famosa gondola veneziana parcheggiata, la ‘’batana’’. Si tratta di un’imbarcazione tipica del posto con un fondo piatto per permettere la pesca in acque basse.

Salire a bordo, lasciarsi trasportare dall’acqua della laguna, navigare per i canali… ed è subito Venezia.

Oltretutto, i barcaioli, che allietano con tante storie e curiosità del posto, chiedono solo un’offerta a piacere. Un’esperienza davvero bellissima!

La Basilica di San Cassiano e il convento dei Cappuccini

Tra i monumenti di interesse storico a Comacchio troviamo la Basilica di San Cassiano, il principale luogo di culto che, imponente, si erge in Piazza XX Settembre. Fu consacrata nel 1740 e presenta una facciata realizzata completamente in mattoni, tranne alcuni elementi che sono invece in pietra d’Istria.

All’interno, da non perdere, si trovano importanti tele di artisti di Scuola Bolognese e una navata centrale molto sfarzosa, con sei altari per lato.

Altro luogo che vale la pena visitare è il convento dei Cappuccini. Risale al 1600 e per raggiungerlo bisogna attraversare una lunga fila di portici (link interno) di 152 archi- il Loggiato dei Cappuccini- come da tradizione bolognese.

 Anche la gastronomia a Comacchio vi sorprenderà: immaginate di gustare un piatto di pesce fresco, con un buon calice di vino contemplando il paesaggio sull’acqua luccicante difronte a voi.

La regina delle prelibatezze culinarie del territorio di Comacchio è l’anguilla, cucinata in cento modi tutti diversi: grigliata, marinata, in umido, in salamoia, nella pasta o nel risotto. Qui la tradizione viene portata avanti con cura dagli chef del posto, che si impegnano per far conoscere la cucina tipica del luogo.

Tra le tante cose da vedere a Comacchio ci son altrettante cose da fare.
Sono molte le escursioni che vengono organizzate per la scoperta delle Valli di Comacchio, nel Parco del Delta del Po, custode di una biodiversità straordinaria, che lo rende una delle aree naturalisticamente più importanti d’Europa.

Si va in giro in bicicletta, a cavallo, in canoa. Si fanno tour nei trenini alla scoperta delle Saline, si organizzano escursioni per ammirare i fenicotteri, si organizzano mini crociere all’isola dell’Amore, notti al museo, sagre, mercatini e famosi Festival.

A cura di Greta Monterosso

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