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mercoledì, 24 Aprile, 2024

a cura di Fabiola Cantaluppi

CICLOVIA DEL SANTERNO: 44 KM DI EMOZIONI E PAESAGGI NEL VERDE

In bici e a piedi, alla scoperta della verde e ricca valle del Fiume Santerno.

Un percorso variegato, tra colline, filari di vite, boschi e castagneti, da percorrere a piedi o in bicicletta, per regalare alla vista paesaggi unici.

La Ciclovia del Santerno attraversa un territorio perfetto per le attività all’aria aperta, dove la parola chiave è “slow travel”, attraversando 6 comuni e deviazioni per avventurarsi in ogni angolo di questo sorprendente territorio.

Oltre ai 44km della Ciclovia del Santerno, potrai avventurarti lungo i sentieri del Parco Regionale della Vena del Gesso.

Natura, sport, gusto e cultura. Per conoscere a fondo un territorio così variegato, non bisogna in nessun modo tralasciare la tavola, per gustare la cultura gastronomica, che qui è ricca e fortemente legata alle produzioni locali.

Cultura e tradizioni si intersecano anche con la grande storia nazionale, qui infatti sono molte le personalità che si sono distinte, negli ambiti più diversi, dall’arte, alla letteratura sino ai personaggi storici di rilievo.

Imola: Eleganti palazzi nobiliari e gioielli di architettura a misura d’uomo

Prima tappa del percorso dopo la partenza, a soli 12,5 km di distanza da Mordano, Imola ci offre la possibilità di fare qualche ora di sosta e visite.

Conosciuta in tutto il mondo per il suo storico autodromo, non manca di bellezze architettoniche. Caratterizzata da eleganti palazzi nobiliari e gioielli di architettura situati proprio nel centro storico, è inoltre comodamente e interamente visitabile a piedi.

BORGO TOSSIGNANO


Terza tappa del nostro percorso, Borgo Tossignano, sorge al centro della Valle del Santerno, da cui prende il nome la ciclovia stessa.

Diviso in parte alta e bassa, il borgo ospita reperti storici e artistici e dà l’accesso al parco della Vena del Gesso.

Tanti gli eventi che si svolgono nel paese durante l’anno, seguendo le stagionalità: a maggio si tiene la celebre Festa del Tortellino, uno delle più famose specialità italiane di pasta fatta in casa.

 

Com’è bello pedalare da Mirandola in giù

a cura di Sara Scano

Avete sempre desiderato visitare le zone più belle del Belpaese in un unico avvincente percorso?

La soluzione è molto semplice: radunate tutta la famiglia e i vostri amici, prendete la bicicletta e partite alla volta di un viaggio emozionante lungo la Ciclovia del Sole, rotta da sogno che attraversa l’intera penisola italiana, ma non solo.

Si tratta infatti di un progetto molto ampio conosciuto come Eurovelo, una rete di strade che in futuro raccoglierà le migliori vie cicloturistiche del continente, attraversando ben 42 paesi, dall’estrema punta dell’Europa a Capo Nord sino all’isola di Malta.

Ritornando tra i confini dello Stivale, le vie ciclabili tra cui scegliere sono diverse e degne di essere conosciute. Ma una delle più gettonate è sicuramente La Mirandola – Bologna, itinerario immerso nella storia e nella natura emiliano-romagnole, che vi porterà a spasso tra le città più pittoresche della regione.

Ad inaugurare il tracciato in direzione della dotta, si apre il paesaggio multiforme della Provincia di Modena, con i suoi piccoli borghi, i campi coltivati, i canali e i meravigliosi scorci della campagna padana, l’ideale per cominciare l’escursione circondati da uno scenario unico nel suo genere.

Mirandola, San Felice sul Panaro e Camposanto sono le punte di diamante che il territorio modenese offre agli appassionati del turismo di sella, per raccontare la sua storia e le tradizioni che la contraddistinguono.

Ora che abbiamo tracciato i confini della Ciclovia del Sole, vediamo nel dettaglio quali sono le tappe assolutamente da non perdere per un’esperienza indimenticabile.

Prima tappa: visita alla città di Mirandola

Lungo l’antico sentiero dell’ex ferrovia Verona-Bologna, pedalare in compagnia per oltre 50 chilometri non sarà mai stato così piacevole.
Si parte da Mirandola, meravigliosa città antica della bassa modenese in cui la storia e la natura sono le attrazioni principali.

Passeggiando tra le vie del suo centro storico, è impossibile non rimanere affascinati dai monumenti che raccontano il passato del borgo: dal Castello dei Pico, proprietà della famiglia omonima, all’oratorio “La Madonnina”, sino al Duomo tardo-gotico di Santa Maria Maggiore, che come molti altri palazzi del posto, hanno subito danni importanti in seguito al terremoto del 2012, riuscendo a preservarne la bellezza e la regalità.

Le Valli mirandolesi, Zona a Protezione Speciale (ZPS) per la protezione dell’avifauna, sono il luogo ideale in cui dedicarsi ad attività divertenti come il birdwatching, o visitare i caratteristici barchessoni, gli edifici agricoli delle campagne di Modena.

Anche la località di Mortizzuolo è capace di regalare delle emozioni uniche nell’habitat emiliano, grazie alla presenza di un magico luogo di pace in cui tuffarsi per scoprire le peculiarità più interessanti degli esemplari che lo abitano. Si tratta dell’Oasi faunistica valli di Mortizzuolo, un vasto comprensorio, tra i più
estesi della pianura, caratterizzato da piccoli stagni, siepi, filari di alberi, boschetti e prati, che compongono un dipinto incantevole lungo oltre 460 ettari.

Tutt’attorno a questa gemma naturalistica, si compone una rete di piste, sentieri, percorsi ciclabili, torri di osservazione e punti di ristoro, che permettono ai numerosi visitatori e alla popolazione locale di esplorare l’ambiente in totale libertà, mantenendo il rispetto per l’ecosistema e conoscendo davicino gli animali e i vegetali autoctoni.

Mirandola è infatti una delle mete preferite dagli appassionati di ciclismo, alla ricerca di una vacanza all’insegna dello sport e del relax.

A soli 10 chilometri dalla linea di partenza, i cicloamatori potranno raggiungere un’altra tappa incantevole del territorio di Modena.

Noto per la sua caratteristica Rocca Estense a pianta quadrangolare, San Felice sul Panaro è un delizioso borgo dal fascino antico, custode di edifici storici di immenso splendore.

Dalle architetture tipicamente tardo-medievali, ai palazzi signorili, sino alle ville suburbane di inizio Novecento, bastano pochi passi tra le vie della città per sentirsi catapultati in un’altra epoca, come in una macchina del tempo.

A colorare questo ambiente avvolto dalle sabbie del passato ci sono delle splendide zone verdi in cui i viaggiatori potranno recuperare le energie, godendosi un po’ di meritato riposo.

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