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lunedì, 13 Maggio, 2024

Tra i numerosi angoli caratteristici della provincia di Piacenza, ne esiste uno capace di spiccare per bellezza e originalità. Grazzano Visconti, piccolo borgo che si trova lungo la strada provinciale di Val Nure, a egual distanza da Podenzano e Vigolzone, è sicuramente uno dei luoghi più particolari da visitare all’interno del territorio emiliano. 

Nato da un’idea di Giuseppe Visconti di Modrone, geniale e colto nobile milanese, Grazzano Visconti è il trionfo dell’architettura revivalistica. Il borgo piacentino si presenta con un aspetto decisamente medievaleggiante, nonostante la sua nascita risalga ai primi del Novecento. 

L’aspetto particolare e i richiami artistici e architettonici al Medioevo, rendono questo paesino un piccolo gioiello capace di catapultare ogni visitatore indietro nel tempo di circa 700 anni. Tuttora abitato, Grazzano Visconti rappresenta una meta turistica estremamente gettonata, in particolar modo nel periodo delle manifestazioni in costume che caratterizzano la primavera e l’autunno, abili nel rendere questo pezzetto d’Emilia ancor più folkloristico.

Cosa vedere a Grazzano Visconti

Le stradine bianche, le casette dalle facciate affrescate e i gradevoli portici offrono, fin da subito, un perfetto spaccato di Grazzano Visconti.

Un borgo piccolo e accogliente, capace di colpire l’attenzione di turisti e visitatori grazie al suo aspetto tanto particolare quanto avvenente. Nonostante la grandezza ridotta, Grazzano Visconti ospita moltissimi luoghi da esplorare.

Il Castello, unica testimonianza “originale” del Medioevo su tutti, il Castello, unica testimonianza “originale” del Medioevo. Costruito attorno al 1359, è circondato da un magnifico parco di circa 15 ettari decorato da diverse tipologie di alberi e arbusti e da un’elegante selezione di statue e fontane. Oltre al Castello, consigliata una visita alla chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano.

Edificio più antico del paese, si caratterizza per la presenza di uno splendido ciclo di affreschi nel presbitero e per ospitare al suo interno la cappella della Madonna di Lourdes, tabernacolo decorato con un dipinto raffigurante il paesaggio della cittadina francese.

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